03/06/2022 11:14:19

Festa della Repubblica, piazza Ficino gremita per il ritorno delle celebrazioni in presenza

Il tradizionale appuntamento del 2 giugno torna dopo due anni di stop per la pandemia. Musica classica, lirica e contemporanea fino al gran finale con l’Inno d’Italia accompagnato dai fuochi d’artificio tricolori

Musica sinfonica, arie di Verdi, Puccini e Bizet, fino al gran finale con l’Inno d’Italia accompagnato dai fuochi d’artificio tricolori, in una piazza Marsilio Ficino gremita come non accadeva dal 2019. È stato un ritorno alla tradizione per le celebrazioni della Festa della Repubblica a Figline, la cerimonia organizzata dall’Ufficio di presidenza del Comune di Figline e Incisa Valdarno. Di nuovo in presenza, con un grande e partecipato evento di piazza dopo due anni di festeggiamenti in forma ristretta a causa della pandemia.

Hanno aperto la serata, condotta da Mirko Bonatti, direttore della Talent Academy, i saluti istituzionali della sindaca, del presidente del Consiglio comunale e del vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, il figlinese David Ermini.

Sul palco, la Filarmonica di Loro Ciuffenna diretta dal Maestro Orio Odori che, al clarinetto, si è esibito anche come membro dell’Harmonia ensemble, insieme a Damiano Puliti al violoncello e Alessandra Garosi al pianoforte. Con loro, il Coro del Teatro Garibaldi diretto dal maestro Alessandro Papini e il mezzosoprano Eva Mabellini per un programma di musica classica, lirica e contemporanea che ha preceduto i fuochi d’artificio della Pirotecnica Soldi.

“Tornare a festeggiare in piazza significa ritrovare il senso pieno della Festa della Repubblica, uno dei momenti civili più solenni, che ci unisce, come cittadini e come comunità, nel nome dei valori della Costituzione italiana. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso del 2 giugno di un anno fa, disse: “questo è tempo di costruire il futuro”. Ritrovarsi in piazza potrà davvero segnare un nuovo inizio anche per la nostra collettività, con l’auspicio che la fase dell’emergenza lasci il passo a una stagione di condivisione, senso di appartenenza e diritti, secondo il dettato sempre attuale della nostra Carta costituzionale”, ha detto il presidente del Consiglio comunale.

“È una forte emozione ritrovarsi in questa piazza dopo due anni e mezzo così difficili. Significa rivedersi, riabbracciarsi, riscoprire i sorrisi e le espressioni del volto. Ma significa anche qualcosa di più. Dopo un periodo buio di paure e disorientamento, essere qui oggi vuol dire ritrovarsi uniti nella Repubblica e nei valori della Costituzione, il testo in cui continuiamo a trovare le parole di cui abbiamo bisogno. La nostra Costituzione è così potente perché rappresenta, ancora oggi, una promessa di futuro. È su quelle parole, su quei valori, sui diritti del lavoro, dell'istruzione, dei diritti sociali che dovremo costruire il nostro impegno per il futuro”, ha detto la sindaca.

Alcune immagini della cerimonia (foto: Circolo fotografico Arno):

 

Andrea Tani
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